Dibattito online su cooperazione e dialogo euro-mediterraneo.

Live sulla pagine facebook delle RIDE-APS, Sabato 13 Marzo.

Il 13 Marzo 2021, sulla pagina Facebook dalla Rete Italiana per il Dialogo Euro-mediterraneo (RIDE-APS), Capofila della Fondazione Anna Lindh-ALF in Italia, si è tenuto il primo di una serie di incontri online mensili programmati con esperti nazionali ed esteri, soci della RIDE-APS o membri della Rete Italiana ALF, sui più attuali temi relativi alla situazione ed alle prospettive future della collaborazione e del dialogo euro-mediterraneo. Ospiti del primo dibattito online sono stati Giorgio Gomel e Mattia Giampaolo, due esperti del Centro Studi Politici Internazionali (CESPI, socio della RIDE-APS), di cui il primo è Coordinatore dell’Osservatorio Mediterraneo e Medio Oriente e ed il secondo è ricercatore.

Il Dott. Gomel è un economista, ex Direttore Studi e Relazioni Internazionali della Banca d'Italia, ha studiato Scienze Politiche all’Università di Torino ed Economia alla Columbia University di New York. Il Dott. Gomel è stato, inoltre, membro di organismi economico-finanziari internazionali in ambito G7, G20 e UE. Il Dott. Giampaolo, esperto analista di MENA, Egitto, Tunisia, Libia, e questioni migratorie, oltre a collaborare con CESPI, è anche Pan-European Fellow dell’European Council on Foreign Relations.

Il dibattito, con l’attiva partecipazione e grazie alla collaborazione della Dott.ssa Greta Spreafico, Coordinatrice dell'iniziativa annuale euro-mediterranea inter-istituzionale Ponza Prima-Med e della Dott.ssa Francesca Khalil, del Jerusalem Holy Places Center (JHPC) per Prospettive Mediterranee, si è sviluppato con il coordinamento del Dott. Enrico Molinaro, Segretario Generale RIDE-APS.

Nel corso del dibattito il Dott. Molinaro ha evidenziato che la mission della RIDE-APS è proprio di rilanciare la cooperazione ed il dialogo euro-mediterraneo attraverso le migliori energie della società civile organizzata Italiana, anche nel contesto internazionale ALF. Obiettivo degli incontri mensili online programmati è infatti spiegare con la massima chiarezza ed in termini semplici, anche al fine di renderli facilmente comprensibili al pubblico più giovane, i conflitti più gravi in corso nel Mediterraneo, individuandone possibili soluzioni e l’eventuale ruolo dell’Italia. Alla luce delle elezioni americane che il 4 novembre 2020 hanno visto l’elezione di Joe Biden Presidente degli Stati Uniti d’America, gli ospiti hanno prefigurato le possibili strategie del nuovo Presidente americano nell’area del Golfo, in Israele ed in Iran, e gli eventuali riflessi sui Paesi della sponda Sud del Mediterraneo.

Gomel ha previsto un progressivo disengagement politico-militare dal Medio Oriente, che sarebbe cominciato sin dalla presidenza di Obama, poi accelerato durante la presidenza di Trump, anche se la nuova amministrazione americana manifesterà maggiore interesse per al conflitto israelo-palestinese e probabilmente la figura di Biden potrà fungere da mediatore, un ruolo improbabile da svolgere attualmente da parte di attori internazionali diversi da quello statunitense. Se il Presidente Trump, ridotto l’attenzione verso i palestinesi, Biden ha certamente già dimostrato di correggere il tiro muovendo i suoi primi passi. Per quanto riguarda l’Iran, Gomel nota un evidente cambiamento rispetto all’amministrazione precedente, nella direzione di un’abolizione delle sanzioni economiche-finanziarie decise da Trump e parallelamente, sulla questione dell’accordo nucleare, di rinegoziarne i termini, scoraggiando ogni possibile espansionismo iraniano.

Secondo Giampaolo per i Paesi del Golfo l’elezione di Biden alla presidenza americana ha stimolato un ritorno al dialogo all’interno dell’area mediorientale, soprattutto tra l’Egitto e la Turchia. Ricollegandosi al concetto di identità collettiva emersa nel dibattito, intesa come fattore di scambio culturale e di collaborazione, e non come divisione e conflitto legati all’etnia, Spreafico ha ricordato due iniziative della RIDE-APS: Scaena Mediterranea, per riscoprire i teatri antichi nel Mediterraneo e riscoprire le radici comuni tra sponda Nord e Sud del Mediterraneo, e, nel contesto dell’iniziativa annuale Ponza Prima-Med 2021, Cucina Identitaria, avvicinando donne di diverse nazionalità al fine non soltanto di cucinare insieme ma anche di considerare il cibo oltre la mera sia pur essenziale funzione nutritiva, ma anche come prevenzione primaria attraverso uno stile di vita sano, naturale ed equilibrato, il benessere e la salute. A proposito delle identità collettive Gomel ha aggiunto che, per un Paese, il fatto di avere un’identità collettiva marcata e relativamente omogenea non è necessariamente un fattore negativo, nella misura in cui si è in grado di rispettare quella altrui. Giampaolo ha poi proseguito cercando di considerare possibili soluzioni ai conflitti nel del Medio Oriente, con l’esigenza di interventi di tipo diverso, ripensando il concetto di stabilità della regione, cercando di guardare oltre un’ottica di breve termine.

Molinaro ha concluso puntualizzato che di identità collettive nell’area si può parlare soltanto al plurale cercando semmai di capire cosa unisca i diversi popoli della regione, come i cambiamenti climatici che stanno innalzando ogni giorno la temperatura del Mar Mediterraneo.

Dibattito completo al link seguente:

https://www.facebook.com/RIDEAPS/videos/279105123602435